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Ettore Zanca

UAMANDE'

Uamandė. Non è un presentimento, più una sensazione. Non esiste in italiano. Questa è la spiegazione che Nino Manfredi dà a un attonito Alberto Sordi e al “ragioniere” che lo ha seguito nel viaggio in Africa, Bernard Blier.
La scena è tratta da un film con un titolo lunghissimo, abbreviato da tutti in “riusciranno i nostri eroi”, che ho rivisto ieri. Ah. Colonna sonora di Trovajoli spettacolare. Nino Manfredi, ricco e benestante lascia tutto e scompare in Africa, il cognato , Alberto Sordi ricco altrettanto, decide di andarlo a cercare e fa una avventura meravigliosa e pericolosa per trovarlo.
Lo trova cambiato nel profondo, ma nel frattempo è cambiato anche lui, prima credeva che gli piacessero le persone con cui divideva la sua vita, poi si è accorto che perdevano tempo, che erano noiose e facevano solo cose stupide e che non erano paragonabili a quello che aveva passato. Tra l'altro meravigliosa la scena in cui Sordi lo riconosce e lo chiama a gran voce e Manfredi in una finta lingua del luogo esclama "aritanga romba coiota...".

Immagine articolo

Vanno via dal villaggio dove Titino (Manfredi) faceva lo stregone ed era adorato e amato dalla tribù, salgono su un battello e vanno verso la civiltà. Solo che la tribù se ne accorge e i selvaggi vanno verso la spiaggia ad intonare un coro: “II-UE-AA!!”, dicono. Una cosa incomprensibile. Ma a Titino, sembra che i selvaggi dicano “Titì nun ce lassà!”. Gli vengono in mente le serate noiose con chi spegneva la sua vita, si tuffa e torna da loro. Il cognato lo richiama, ma niente e nella scena prima della fine si sta quasi per tuffare anche lui, il suo assistente gli chiede: “Dottore ma che fa, si butta?”. E lui risponde “e che faccio ragioniere? Non lo so che faccio, non ho le idee chiare”.
Ci ho pensato molto alle sensazioni che fin da piccolo mi ha dato questo film. È del 68. A parte una comicità unica e una trama che sarebbe stata da Oscar, c'è il malessere profondo di chi si è rotto i coglioni. E preferisce sporcarsi, vivere male, fare scelte quasi incoerenti piuttosto che continuare a vegetare con l'anima esclusa. Solo che alcuni sono come Manfredi. Lo fanno e basta. Altri sono come Sordi. Non hanno le idee chiare. Ma stanno male dentro. Molto male. E prima o poi qualcosa succede. In qualche modo.
Si sente ad altezza cuore. Perché? Uamandė. Non so spiegarvelo. Forse in italiano equivale a essersi rotti il cazzo.

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